La Premier Giorgia Meloni, al netto di alcune operazioni di ristrutturazione da portare a termine, si è trasferita nella sua nuova villa.
Non solo questioni lavorative. Si torna a parlare di Giorgia Meloni anche per questioni di carattere privato. Infatti, la Premier ha deciso di trasferirsi nella sua nuova villa. La Presidente del Consiglio, infatti, stando a quanto riportato da Il Fatto Quotidiano si è trasferita “prima dell’atto definitivo, stufa di attendere la fine lavori. Per 10 mesi l’ha ospitata un senatore FdI”.
Giorgia Meloni si è trasferita nella nuova villa
Secondo quanto si apprende da Il Fatto Quotidiano, citato in queste ore anche da Open, Giorgia Meloni ha deciso di trasferirsi nella sua nuova villa, al netto di alcune operazioni di ritrutturazione ancora da portare a termine. Due giorni fa il Catasto ha ricevuto la variazione post ristrutturazione: la villa avrà 18 vani e 433 metri quadri di estensione. Oltre alla piscina ci sarà un box di 29 metri quadri. Tra le informazioni sulla vicenda, va sottolineato come la Premier, poco prima delle elezioni europee, aveva lasciato la casa del senatore di Fratelli d’Italia Giovanni Satta che la stava ospitando proprio per trasferirsi nella sua nuova abitazione tramite “un atto di immissione in possesso anticipato“.
Parla la Premier
Rispondendo alle domande de Il Fatto Quotidiano ed in particolare di Marco Lillo, la Premier ha spiegato: “Ho avuto la disponibilità dell’immobile, limitatamente ad una parte del giardino e della abitazione, grazie ad un atto di immissione in possesso anticipato redatto sulla base della normativa civilistica applicabile che lei certamente conosce. Ho concordato con il promittente venditore di procedere in questo modo perché l’esecuzione dei lavori per avere l’immobile completo ‘chiavi in mano’, come lo desideravo, ha richiesto tempi maggiori di quelli originariamente previsti e così ho guadagnato qualche giorno prima del rogito per fare il trasloco”.
La Meloni ha voluto sottolineare a Il Fatto come i proprietari della casa non usufruiranno del decreto salva casa voluto da Matteo Salvini e licenziato dal suo governo: “È giusto che i lettori sappiano che il loro Presidente del Consiglio, interessata dall’acquisto di una casa su cui pendevano pratiche edilizie, ha espressamente chiesto e ottenuto dai promittenti venditori che le eseguivano a loro spese di operare in modo tale da NON (maiuscoli della premier, ndr) beneficiare di eventuali agevolazioni che sarebbero derivate dal Decreto Salva-Casa. Quindi la risposta è NO, i venditori, immagino con loro somma gioia, NON hanno usufruito delle possibili agevolazioni”.
Per quanto concerne i costi, dalle informazioni riportate da Il Fatto e riprese da Open sappiamo che la Premier ha firmato un preliminare di vendita per una villa da 1,1 milioni a Roma Sud. I proprietari avrebbero incassato una caparra di 300 mila euro. Patrizia Scurti, che ha firmato l’atto per la premier, si è impegnata per conto di Meloni a versare gli altri 800 mila euro dopo che i venditori avranno fatto opere per 359 mila euro. Tra queste, una nuova piscina che sarà in regola, come ribadito dalla Presidente del Consiglio a Il Fatto.